La conclusione della giornata del 21 aprile dedicata alla creatività e primo workshop de La barbisa si può riassumere in questa frase: La mia barbisa è… in continua evoluzione. Le creative che hanno deciso di partecipare a questo evento ci hanno fatto capire che non possiamo definirci con una parola o mero aggettivo, ma siamo tante cose.
Che significa “in continua evoluzione”? Vuol dire che la creatività femminile non è statica ma cambia e si evolve in base alle diverse sfide e conquiste che fa quotidianamente.
Il primo incontro pubblico del gruppo de La barbisa ha avuto un grande successo, soprattutto all’interno al gruppo in quanto abbiamo visto come l’unione di tante donne creative può stimolare la crescita personale, confermando l’idea che la comunicazione e la condivisione sono alla base di una catena di montaggio sociale prestante e funzionale. Ci ha dato la forza e l’energia per continuare questo progetto e renderlo sempre più concreto.
Abbiamo iniziato con la presentazione del nostro progetto: com’è nata la Barbisa e perché? La Barbisa é nata da una nostra necessità ovvero di aprire un portale tematico per la rappresentanza delle donne in Italia. Creare una community dove La Barbisa permette di offrire alle donne molteplici informazioni legati al femminile e all’arte, e le risorse necessarie per superare gli ostacoli definiti da una società patriarcale.
All’inizio vorremmo creare una vetrina per tutte quelle donne che svolgono lavori creativi visti dalla società come mestieri di poco valore e per questo motivo non hanno uno spazio dedicato a loro. Da qui si passa alla vendita di queste opere nel tentativo di far conoscere la propria arte e idea. L’obiettivo finale é farle diventare una fonte di ispirazione per le donne del futuro, perché è proprio questo quello che manca: “idolo” femminile come punto di riferimento.
Proprio da questo obiettivo ultimo è nato il nostro workshop che prende il titolo “La mia barbisa è…” una frase che porta a una riflessione. Abbiamo consegnato ad ogni partecipante un foglio bianco con questa frase stampata sopra. Un foglio A4 bianco su cui ogni partecipante doveva disegnare la propria barbisa; sì, avete capito bene, dovevano disegnare la loro barbisa interiore, poteva essere qualsiasi cosa come un fiore, una montagna o un albero. Unica richiesta che all’interno del disegno fosse rappresentata una Vulva. Come rompere il ghiaccio in maniera decisa!
Un esercizio che ti mette in discussione e, svolgendolo, hai deciso di metterti in gioco, di provarci.
Noi per prime ci siamo immedesimate e abbiamo pensato: se fosse una richiesta troppo azzardata? Ma se questo pensiero dovesse metterle in imbarazzo? Parlare in pubblico di Vulva e Vagina? Non appena questi pensieri uscivano dalla nostra bocca a parole abbiamo subito pensato: perché bisogna avere vergogna di qualcosa che tutte noi donne abbiamo? Perché nel 2024 deve essere ancora un mistero e taboo? Perché non poter parlarne apertamente ma avere paura di essere “indiscreti”?
Questo workshop è il punto di partenza: usare la creatività per andare oltre questo blocco, pensarci e trasformarlo in arte. Arte come comprensione di se stessi, come comunicazione, come strumento di libertà. L’arte e la creatività femminile come condivisione e unione.
Grazie a tutte per la partecipazione!